Dopo essere entrata nel capitale azionario del portale legale cinese Top 100.cn, anche in India Google inizia a collaborare alla lotta alla pirateria musicale: da qualche giorno il sito locale della Web company statunitense indirizza gli utenti del suo motore di ricerca verso i servizi legali gestiti dalle società Saavn e Saregama India e dal portale Internet In.com, le cui piattaforme contengono centinaia di migliaia di titoli (inclusi molti successi generati da “Bollywood”) regolarmente licenziati dalle case discografiche. In un secondo momento, hanno anticipato i portavoce di Google, il servizio si estenderà gradualmente anche al repertorio internazionale; i link forniti dal motore di ricerca generano dei “pop-up” in cui la musica è ascoltabile gratuitamente in streaming, distogliendo auspicabilmente il pubblico della rete dalla ricerca di materiale pirata. Anche negli Stati Uniti, attraverso il suo servizio OneBox, Google ha integrato nei suoi contenuti servizi musicali legali come quelli offerti da MySpace, Pandora, Rhapsody e iLike.