La statunitense National Association of Broadcasters ha fatto causa alla RIAA (ovvero l'Associazione dei discografici Usa), sostenendo che le emittenti non dovrebbero pagare alcun diritto per trasmettere musica online. «Le discussioni tra la RIAA e le emittenti non sono andate oltre la fase preliminare», ha spiegato un portavoce della NAB, «perché le due parti sono in totale disaccordo. Noi crediamo che le radio online non siano soggette al pagamento dei diritti d'autore, e ci riferiamo a una legge sulla diffusione di musica in digitale che risale al 1988». La RIAA risponde: «Ci aspettavamo una mossa simile. E comunque, il semplice fatto che un'emittente sia autorizzata a trasmettere musica via etere non le consente di farlo anche online senza pagare niente».