L’Italia è in ritardo nell’applicazione di norme antipirateria discografica. Lo ha stabilito la IFPI, dopo che l’approvazione in sede parlamentare di una normativa in proposito, che l’Italia si era impegnata a far entrare in vigore a luglio, è stata rinviata a data da destinarsi. Per questo motivo, IFPI, RIAA e IIPA (International Intellectual Property Association) hanno chiesto che una commissione d’inchiesta valuti l’opportunità di infliggere sanzioni alla nostra nazione. “Siamo molto delusi” ha dichiarato Jay Berman, presidente dell’IFPI: “solo pochi giorni fa, esponenti governativi avevano assicurato ai rappresentanti dell’industria discografica italiana che la normativa sarebbe stata discussa e approvata”.