Previsioni rispettate: dopo avere rilevato cataloghi come Cherry Lane, Stage 3 ed Evergreen, BMG Rights Management (joint venture tra il gruppo mediatico Bertelsmann e la private equity KKR) ha fatto il colpo grosso annettendosi anche la Chrysalis, società di edizioni nata a fine anni Sessanta per iniziativa di Chris Wright e Terry Ellis (l’omonima etichetta discografica appartiene dal 1991 alla EMI). BMG ha battuto la concorrenza di Imagem e Bug Music accettando di pagare 107,4 milioni di sterline (127 milioni di euro) per il controllo della società; nel 2008 Wright, presidente di Chrysalis, aveva rifiutato un’offerta da 104 milioni di sterline avanzata dalla EMI. “L’acquisizione della Chrysalis”, spiega l’ad di BMG Hartwig Masuch in un comunicato, “rappresenta un importante passo avanti nella nostra strategia finalizzata allo sviluppo di un importante business globale nella gestione dei diritti. Il catalogo Chrysalis, la sua ampiezza e la sua elevata qualità si combinano al meglio con le nostre preesistenti attività”. “E’ la fine di un’era e l’inizio di un’altra”, ha osservato invece Wright, cui BMG ha proposto la presidenza non esecutiva della sede inglese e un seggio nel suo direttivo. “Il nostro continuo progresso, dal management, la musica registrata, la televisione e la radio fino all’attività focalizzata sulle edizioni musicali, è stato chiaramente riconosciuto da BMG”, ha aggiunto. “Sono orgoglioso del nostro curriculum, così come delle nostre prospettive future in un’industria di cui siamo stati al tempo stesso pionieri e innovatori”. Il catalogo Chrysalis, considerata la maggiore società indipendente nel settore del publishing musicale, vanta circa 100 mila canzoni (a firma di artisti come Blondie, Sheryl Crow e Cee-lo Green) oltre a quote editoriali su brani composti da David Bowie e da Michael Jackson. Il marchio, ha assicurato BMG, continuerà ad essere operativo per almeno tre anni.