Un tribunale di Amburgo ha condannato RapidShare al pagamento di una multa di 150 mila euro per concorso in violazione di copyright: la piattaforma di file hosting non avrebbe ottemperato a una ingiunzione emessa lo scorso mese di febbraio dai giudici della città tedesca, che le avevano intimato di adottare meccanismi di filtraggio preventivo dei contenuti caricati dagli utenti al fine di porre un freno al file sharing pirata di testi, film e canzoni. Il caso specifico, innescato da editori come MacMillan/McGraw Hill, Pearson ed Elsevier, ha per oggetto circa 150 e-books messi in circolazione sulla rete p2p senza autorizzazione dei legittimi titolari. Nella stessa Germania, però, la giurisprudenza nei confronti di RapidShare non è univoca: lo scorso mese di maggio la Corte di Appello di Dusseldorf aveva ribaltato il giudizio di primo grado in una vertenza riguardante il file sharing di alcune pellicole cinematografiche, sollevando la Web compamy da ogni responsabilità per le infrazioni alle leggi sul diritto d’autore commesse dai suoi utenti; secondo questa interpretazione, l’uso di filtri antipirateria sarebbe non solo inefficace ma anche lesivo della privacy dei cittadini.