Emergono nuovi particolari sull’accordo siglato tra EMI e Apple Corps per portare, dopo estenuanti trattative, il catalogo digitalizzato dei Beatles su iTunes. Secondo queste indiscrezioni, l’ad EMI Roger Faxon avrebbe garantito ai membri del gruppo e ai loro eredi una spartizione paritaria delle somme incassate grazie alla vendita in download di album e singoli sul negozio digitale di Steve Jobs: in altre parole una royalty del 35 % sul prezzo di vendita, considerando che iTunes trattiene normalmente per sé il restante 30 %. Per un termine di paragone, basti ricordare che la società che ha prodotto i primi dischi di Eminem, F.B.T. Productions, ha fatto causa alla Universal contestandogli una royalty digitale pari al 12 %. Secondo le stesse fonti, e diversamente dalle pratiche standard, iTunes si impegnerebbe a versare direttamente ai Beatles la quota di loro spettanza (evitandogli così un passaggio intermedio); da parte loro, i membri del gruppo e i loro eredi avrebbero rinunciato a richiedere anticipi sostanziosi a Jobs, contando sul fatto che le campagne di marketing di iTunes dovrebbero dare nuovo impulso anche alle vendite dei cd sul mercato tradizionale. Sembra infine che il negozio della Apple conserverà i diritti di vendita esclusiva del repertorio dei Beatles fino al dicembre del 2011 e che l’etichetta dei Fab Four abbia rifiutato un’offerta allettante di Google, disposta a mettere sul piatto decine di milioni di dollari per strappare l'anteprima a Cupertino.