Troppi pochi utenti (meno di 10 mila, secondo fonti ufficiose): senza nascondersi dietro le parole il broadcaster/provider di banda larga BSkyB, di proprietà della famiglia Murdoch, giustifica così la prossima chiusura del servizio di musica digitale Sky Songs, che cesserà di esistere il 7 febbraio del 2011 ma è già in fase di smantellamento. Lanciata poco più di un anno fa (nell’ottobre del 2009), Sky Songs era la prima piattaforma di musica digitale inglese sviluppata direttamente da un Internet Service Provider. Il servizio, che attingeva a un catalogo autorizzato di 5 milioni di canzoni, funzionava con la formula dell’abbonamento: pagando 4,99 sterline al mese gli utenti accedevano allo streaming di musica senza limiti e senza interruzioni pubblicitarie con la possibilità aggiuntiva di scaricare 5 brani senza DRM. Un altro Internet Provider inglese, Virgin Media, è ancora fermo al nastro di partenza con un servizio concorrente, il cui lancio è stato ripetutamente rimandato in attesa di chiudere gli accordi di licenza con le case discografiche.