Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato oggi, all’unanimità, un nuovo pacchetto di misure finalizzate alla tutela e alla promozione del diritto d’autore: tra le disposizioni figura, come anticipato, l’obbligo da parte dei gestori dei siti e degli Internet Service Providers di rimuovere i contenuti illeciti segnalati dai detentori dei copyright. La procedura di enforcement prevede l’intervento diretto dell’Agcom, previo breve contraddittorio tra le parti, nel caso in cui la rimozione non avvenga entro 48 ore dall’inoltro dalla richiesta; accertata l’effettiva violazione dei copyright, sarà a quel punto la stessa Authority a intimare d’autorità a siti e ISP il blocco e la cancellazione dei file “pirata”. Quanto ai siti che diffondono esclusivamente contenuti illeciti o i cui server sono localizzati al di fuori del territorio italiano, l’Authority suggerisce due diverse ipotesi: l’inoltro ai provider di una “lista nera” di siti illegali, compilata a cura dei titolari dei diritti, o, in casi estremi e previo contraddittorio, l’inibizione del nome di dominio del sito Web o dell’indirizzo IP. Altre raccomandazioni formulate nel provvedimento approvato dall’Agcom riguardano la promozione dell’offerta legale di contenuti audiovisivi, l’interoperabilità tra le piattaforme, l’adozione di licenze collettive e di garanzie di sicurezza nelle modalità di pagamento on-line, oltre allo sviluppo di nuove iniziative educative e informative che rendano noti agli utenti, e soprattutto ai più giovani, i danni e i rischi connessi alla pirateria. Nella sua delibera, l’Agcom invita anche Governo e Parlamento a predisporre una revisione e un aggiornamento complessivo delle norme che disciplinano il diritto d’autore e prevede l’istituzione di un tavolo tecnico aperto a tutti i soggetti interessati; il testo approvato dall’Authority sarà ora sottoposto a consultazione pubblica. “Le soluzioni che abbiamo previsto e che ora verranno discusse con tutti i soggetti interessati rapresentano una sintesi efficace tra le contrapposte esigenze di tutelare la libertà della rete e la titolarità dei contenuti, garantendo altresì il diritto dei cittadini alla privacy e l’accesso alla cultura e ad Internet”, ha commentato il presidente Agcom Corrado Calabrò. “Non si prevede alcuna forma di controllo sugli utenti o di censura del Web, come qualcuno temeva, ma, ispirandoci soprattutto all’esperienza USA, l’Italia si colloca tra gli esempi più moderni e avanzati, facendo proprio l’approccio che considera il mercato unico digitale come la ‘quinta libertà’ il cui sviluppo va considerato prioritario”. I provvedimenti deliberati dall’Authority sono stati accolti con favore da numerose associazioni di categoria, tra cui FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) e SCF-Consorzio Fonografici.