In un’intervista concessa a Music Week, l’amministratore delegato di BMG Rights Hartwig Masuch ammette di essere fortemente interessato a fare una offerta per la EMI (nel caso in cui davvero, da qui a pochi giorni, Terra Firma ne ceda la proprietà a Citigroup, e quest’ultima la metta in vendita). A sorpresa, spiega però di puntare al back catalog discografico della società piuttosto che alle sue edizioni musicali. “Integrare le edizioni della EMI sarebbe una cosa complicata”, dice Masuch, “ma se si guarda all’aspetto discografico le cose sono diverse. Non è un segreto che siamo più interessati ai diritti sui master che alle edizioni, e il catalogo della EMI è un’icona”. Secondo Music Week, l’uscita allo scoperto repentina di BMG potrebbe essere dettata dal timore di perdere altri pezzi del puzzle: una fonte citata dal trade magazine sostiene ad esempio che David Bowie sarebbe intenzionato a seguire l’esempio di Queen, Rolling Stones e Paul McCartney portando altrove il suo back catalog, quando (l’anno prossimo) scadranno i diritti di licenza della EMI. Intanto va detto che la major inglese sta terminando l’anno in maniera positiva: oltre ai 2 milioni di download incassati con il catalogo dei Beatles su iTunes, nel Regno Unito vanno segnalate le 400 mila copie vendute da “Teenage dream” di Katy Perry e dal greatest hits di Robbie Williams, oltre agli eccellenti risultati conseguiti dagli emergenti Tinie Tempah (300 mila copie) e Eliza Doolittle (250 mila copie al debutto).