Partenza in sordina per l’Hadopi (Haute Autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur Internet), l’autorità amministrativa che il governo francese di Nicolas Sarkozy ha incaricato di vigilare su Internet sanzionando con la ormai celebre procedura delle “tre infrazioni” il file sharing e il download illegale di musica e video. Stando alle intenzioni, l’organo di controllo avrebbe dovuto spedire circa 10 mila e-mail di avvertimento al giorno ad altrettanti “pirati” informatici: invece, secondo le prime indiscrezioni, la media giornaliera si assesterebbe per ora intorno ai 2 mila messaggi di posta elettronica (a fronte dei 50 mila indirizzi IP ricevuti quotidianamente, sempre secondo fonti ufficiose, dai detentori dei diritti che intercettano usi illegali sul Web dei loro contenuti), evidenziando problemi di entrata a regime del sistema. L’Hadopi, entrata in attività lo scorso mese di ottobre, per ora non commenta, riservandosi di pubblicare dati ufficiali a gennaio oppure ad aprile 2011. Ma intanto i dati circolati ufficiosamente gettano qualche ombra sull’efficacia del metodo introdotto dalla nuova legge antipirateria, deludendo (almeno per ora) le aspettative dell’industria.