Nel corso di una riunione privata tenuta con i dipendenti, riferisce l’agenzia di notizie economiche Bloomberg, l’ad di Myspace Mike Jones avrebbe prospettato come ipotesi probabile la vendita della Web company da parte della News Corp. di Rupert Murdoch (che l’aveva acquistata nel 2005 per 560 milioni di dollari). A Jack Kennedy, executive vice president of operations, è stato affidato il compito di sondare il mercato e di aprire le trattative con eventuali potenziali compratori. Se poi l’opzione della vendita dovesse fallire, informano le fonti anonime sentite da Bloomberg, il gruppo Murdoch prenderebbe in considerazione l’ipotesi di uno spin-off creando una società totalmente autonoma ai cui dipendenti verrebbe offerta l’opzione di diventare azionisti. Solo tre mesi fa, nel tentativo di raddrizzare i conti e riacquistare competitività sul mercato, Myspace aveva ridisegnato il proprio profilo strategico cercando di posizionarsi come “social media” orientato ad ospitare contenuti allargati di entertainment; è di martedì sera, invece, la notizia che l’azienda ridurrà di quasi la metà il personale, lasciando a casa circa 500 dipendenti nel mondo.