Sono due nomi sconosciuti al grande pubblico, Otto Ohm e Pino Marino, i primi artisti messi sotto contratto dalla Nun Entertainment di Stefano Senardi, joint venture al 50 per cento tra l’ex presidente Polygram e la società tedesca Edel. Una scelta motivata dalla difficoltà di competere economicamente con le major quando in gioco ci sono i grandi nomi ma anche, come sottolinea Senardi, dalla volontà della Nun di “caratterizzarsi come un’etichetta flessibile, dinamica e orientata alle novità”. Entrambi gli artisti pubblicheranno in ottobre i loro album di debutto, preceduti a settembre da due singoli di assaggio. “In tutti e due i casi, è stata l’originalità della proposta a convincerci”, dice Senardi, che definisce il cantautore romano Pino Marino (28 anni) come un inedito incrocio tra la sensibilità poetica di un Paolo Conte e di un Ivano Fossati e il suono postmoderno di gruppi come Massive Attack e Radiohead, mentre Otto Ohm è un freestyler sui generis che si avvale di un nucleo stabile di musicisti influenzato da sonorità reggae e contraddistinto dall’uso di una strumentazione marcatamente “vintage”. Costituita formalmente nelle scorse settimane una società di edizioni musicali (Nunflower), trovati una sede definitiva (in via Cernaia 5, a Milano) e un assetto organizzativo stabile (allo staff, che oltre a Senardi comprende Luca Fantacone, Simonetta Simonetto e Stefano Pierini, si aggiungerà dal 1° settembre Christina Iredale, già nell’ufficio promozione Columbia per il repertorio internazionale), la Nun non esclude di pubblicare altri titoli già entro la fine dell’anno. “Stiamo vagliando una mole enorme di proposte, quasi 600 tra demo, nastri, provini, e cerchiamo di dare un ascolto attento a tutto” dice Senardi, che anticipa anche, senza sbilanciarsi troppo, contatti ben avviati con un “grande vecchio della canzone italiana”. “Non sappiamo ancora se la trattativa andrà in porto: ma in caso positivo, sarà una sorpresa per tutti”.