Ore 16.15, sul palco rosso del Monza Rock arriva Max Gazzé: è il primo trionfo della giornata. Accolto dal boato del pubblico che riempie sempre di più l’autodromo, l’artista romano è il primo in cartellone che tutti conoscono. Lui non fa nulla per sementire le attese: in mezz’ora di concerto propone un piccolo “greatest hits” della sua quinquennale carriera. L’esibizione inizia con qualche problema tecnico: Max rompe una corda del suo basso al primo brano; ma alle note de “Il timido ubriaco” il pubblico inizia a ballare e non smetterà più fino alla fine. “Cara Valentina” viene trasformata in un ritmato reggae-rock alla Police, che termina in un duetto con il pubblico. L’apoteosi arriva con la conclusiva “Una musica può fare”. Ma non è ancora finita. Poco dopo ritornerà sul palco per cantare con l’amico Niccolò Fabi “Vento d’estate”.