L'incontro in sala stampa con i Litfiba, dopo il concerto al Monza Rock Festival del quale abbiamo appena riferito, si è svolto in un tangibile imbarazzo. Ghigo Renzulli ha esordito dichiarandosi "soddisfatto" del risultato: "E' stato il secondo concerto della nostra prima tournée; a quello di ieri sera, ad Ancona, c'erano duemila persone, e i pezzi del nuovo album sono stati accolti piuttosto bene; mi pare che siano piaciuti e siano stati già assimilati. Certo c'è ancora del lavoro da fare, ma sono tranquillo e rilassato". <br>Piero Pelù, a Imola, ha dichiarato 'Riparto da zero': tu da dove riparti? "Riparto da me stesso e dai miei nuovi amici". <br>Cabo, hai dovuto raccogliere un'eredità pesante... "Le eredità le lasciano i morti, qui di morti non ce ne sono stati e io mi sento molto bene. Certo che se si fomentano campagne d'odio, se si cerca lo scandalo, la notizia clamorosa... Il succo reale della notizia esce se si guarda la situazione con obbiettività".<br> Però è indubbio che Piero Pelù, dal vivo, ha riscosso più entusiasmo, benché il suo concerto sia stato musicalmente meno riuscito del vostro: questione di carisma? "Il carisma si farà strada facendo. Questa è una band giovane, che ha una strada da fare e la farà. Del nuovo disco abbiamo venduto 150.000 copie, forse più di quanto mi aspettassi..."<br> Non sarebbe stato meglio rinunciare al nome Litfiba? "No, anche se tenere il nome sarà più faticoso non me ne frega nulla".