La Lexus modello SC 430, messa in commercio lo scorso anno, è stata l’ultima automobile americana a incorporare nel cruscotto un lettore di musicassette: un segnale ulteriore della scomparsa virtuale dal mercato del vecchio nastro analogico preregistrato, i cui consumi sono ormai prossimi allo zero. E mentre molti modelli di autovetture sono tuttora equipaggiati con sintonizzatori/lettori cd, aumenta sensibilmente il numero di quelli che incorporano sistemi per l’accesso alla Internet radio e ai contenuti digitali. Stando alle rilevazioni Arbitron, il 47 per cento dell’ascolto radiofonico negli Stati Uniti avviene proprio nell’abitacolo dell’automobile; l’ascolto in mobilità, e non solo attraverso gli smartphones, rappresenta di conseguenza la nuova frontiera delle società che gestiscono Web radio e piattaforme di streaming: è il caso di Pandora, il cui servizio è già stato integrato nei nuovi modelli di serie della Mercedes-Benz e prossimamente della Ford; e di Slacker, che ha già chiuso accordi con costruttori automobilistici americani, europei e giapponesi. La stessa Ford e la Toyota hanno già creato dei sistemi proprietari per l’accesso ai media digitali, SYNC ed Etune, mentre nuovi sistemi di Internet radio adattati all’automobile sono stati presentati in gennaio al CES (Consumer Electronics Show) da Alpine, Kenwood, Pioneer e Sony.