E’ ormai guerra aperta tra Walt Disney e Time Warner. Preoccupata dei vantaggi competitivi che a quest’ultima deriverebbero dalla fusione con America Online, attualmente al vaglio della Commissione Europea e delle autorità federali americane per il commercio, la Disney sta facendo pubblicamente pressione affinché il governo americano imponga alle due società di tenere separate le proprie reti di distribuzione dai “contenuti” di proprietà, e cioè dal ricchissimo patrimonio editoriale, musicale, televisivo e cinematografico in loro possesso. In un’intervista al quotidiano Washington Post di giovedì 20 luglio, un portavoce autorevole della Disney, Preston Padden, ha rivelato che la compagnia di Burbank presenterà entro la settimana prossima alla commissione federale un piano dettagliato sulle possibili conseguenze della fusione, suggerendo anche modalità di intervento e di correzione a tutela della concorrenza. In particolare, la Disney è preoccupata che la mega-corporation AOL Time Warner possa finire per dominare il mercato emergente della TV interattiva, in cui lei stessa ha forti interessi; tra le sue proposte, ci sarebbe anche quella di costringere il nuovo gruppo a a rinunciare alle reti via cavo di proprietà Time Warner. Portavoce di quest’ultima hanno bollato come “assurde” le proposte della Disney, facendo notare che lei stessa, proprietaria della rete televisiva ABC, produce la maggioranza dei programmi trasmessi sul network in prime time. Il via libera alla fusione tra AOL e Time Warner, salvo ulteriori complicazioni, è atteso entro l’autunno.