Centodiciassette milioni di dollari (oltre 245 miliardi di lire) sul piatto, subito, per sanare i debiti d’impresa e acquisire il pieno possesso della società: con questa offerta pronta cassa Bertelsmann, società madre della casa discografica BMG, si è aggiudicata (salva opposizione degli azionisti) la proprietà del celebre store elettronico CDNow, da tempo in cattive acque. Bertelsmann ha accettato di pagare 3 dollari per ogni azione CDNow, un valore superiore rispetto alla quotazione (2,88 dollari) che il titolo aveva in borsa il 19 luglio, il giorno prima dell’annuncio. I gemelli Jason e Matthew Olim, fondatori dell’impresa, riceveranno circa 17,4 milioni di dollari in cambio del loro pacchetto azionario, equivalente al 17 % del capitale. Come prevedibile, CDNow manterrà in vita il suo marchio (il più noto, insieme ad Amazon, nel settore del commercio elettronico di musica) ma verrà incorporata a tutti gli effetti nella divisione e-commerce del gruppo tedesco,: con l’obiettivo, hanno spiegato i portavoce di Bertelsmann, di diventarne il motore trainante non solo per quanto riguarda il mail order elettronico ma anche nei servizi di streaming e di download digitale, nonché nella distribuzione di musica su reti a banda larga e attraverso portatili. I dirigenti di CDNow avevano ammesso recentemente di essere alla disperata ricerca di capitali e di denaro liquido, senza i quali non sarebbe stato possibile proseguire l’attività oltre l’autunno prossimo. Alla società si erano interessate anche altre due major, Sony e Warner Music, che attraverso la loro joint venture commerciale Columbia House avevano cercato di dar vita una fusione con CDNow, poi sfumata.