Le nuove politiche annunciate da Apple relativamente alle applicazioni per iPhone e per iPad, che prevedono una trattenuta del 30 % sui prezzi degli abbonamenti venduti tramite l’App Store, potrebbero costringere Pandora a ritardare la sua IPO a Wall Street. Lo scrive Garett Sloane sul New York Post, sottolineando che la stretta di Apple è destinata a incidere pesantemente sui conti economici della Web radio (oltre 80 milioni di abbonati negli Stati Uniti). “Apple ha oltrepassato la linea”, ha commentato al quotidiano newyorkese un anonimo sottoscrittore della offerta pubblica di Pandora. “Dovrà fare un passo indietro, oppure prepararsi ad affontare una causa giudiziaria o un’azione di enforcement”. Durante i primi tre trimestri dell’anno fiscale 2011, Pandora ha incassato 12,3 milioni di dollari (il 13,6 % del suo fatturato) dagli abbonamenti al servizio. Le sue preoccupazioni sono condivise da altri servizi di streaming musicale come Rhapsody, Last.fm, Rdio e Spotify, in cui introiti da abbonamenti dipendono pesantemente dalle applicazioni sviluppate per i terminali mobili Apple: tanto che qualche osservatore avanza anche l’ipotesi che le nuove condizioni applicate agli sviluppatori di app musicali abbiano il secondo fine di sgomberare il campo dalla concorrenza. Le nuove strategie della Apple, secondo quanto riportano fonti americane, sono già al vaglio delle autorità Antitrust di Stati Uniti ed Europa.