Momenti difficili per i colossi del commercio elettronico musicale, sistematicamente alle prese con bilanci in rosso e costi di gestione che i ricavi derivanti dalle vendite non sono in grado di coprire. Se CDNow si è salvata da morte sicura facendosi acquistare, e neppure a caro prezzo, dal gruppo multimediale Bertelsmann (vedi news), il leader assoluto del settore, Amazon, non versa in condizioni molto migliori: nonostante un incremento globale dell’84 % delle vendite di libri, dischi e video nel secondo trimestre dell’anno (ma con un lieve calo negli Stati Uniti) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, le perdite di gestione sono più che raddoppiate, salendo a oltre 300 milioni di dollari anche in conseguenza di alcuni investimenti non redditizi. Alla notizia, la borsa ha reagito facendo crollare del 14,2 % le azioni della società guidata da Jeff Bezos.