E’ morto lunedì (28 febbraio) a Milano, per un improvviso malore, Carlo Bixio, autore, compositore, produttore musicale e, da ultimo, “re Mida” della fiction televisiva. Era nato a Milano il 18 dicembre del 1941 ed era figlio di Cesare Andrea Bixio, autore di “Parlami d’amore Mariù” e fondatore del Gruppo Editoriale Bixio. Alle edizioni di famiglia aveva iniziato la carriera professionale nei primi anni ‘60, subentrandone alla guida al posto del padre nel 1978. A lui si deve, in quegli anni, la costruzione di un catalogo editoriale e discografico di tutto rispetto grazie anche alle intense collaborazioni con il mondo del cinema e della televisione (tra gli hits targati Bixio si ricordano “Djamballa (Il dio serpente)”, “Profondo rosso” dei Goblin, “Metti una sera a cena” e “Giù la testa” di Ennio Morricone, “Kalimba de luna” di Tony Esposito, “Mamma” di Luciano Pavarotti ). Con la Publisbei di Gianni Ravera, di cui il gruppo aveva acquisito il 50 % delle quote nel 1980, fu protagonista negli anni ’80 del rilancio del Festival di Sanremo; in tv produsse anche altre diverse edizioni di Un Disco per l’Estate e la Vela d’Oro. Dalla fine degli anni ’90, forte dei suoi consolidati rapporti in RAI, aveva spostato la sua attività sulle fiction televisive, ottenendo enorme successo grazie a serial come “Un medico in famiglia” (il primo in assoluto, nel 1997) e “I Cesaroni”. Bixio è stato anche consigliere d’amministrazione della SIAE. Alla sua famiglia vanno le più sentite condoglianze della redazione di Rockol.