Con Warner ed EMI nettamente distanziate in termini di quote di mercato (e pronte ad essere vendute dai rispettivi proprietari), la competizione per la leadership del mercato discografico mondiale resta un affare privato tra Sony Music e Universal. Tra le due major è ormai guerra aperta: mentre negli Stati Uniti si sta per verificare uno scambio al vertice (Doug Morris in Sony, Barry Weiss in Universal), giunge notizia che in Inghilterra il managing director della Epic Records (Sony), Nick Raphael, è in procinto di passare alla casa rivale. Raphael, alla guida della Epic da quattro anni, in tandem con il direttore artistico Jo Charrington ha portato la label sugli scudi grazie ai successi di giovani artisti come JLS, Olly Murs, Paloma Faith e Scouting For Girls (e al cast di “Glee”); allettato dalla prospettiva di aprire presso Universal una propria etichetta discografica, avrebbe tuttavia deciso di cambiare casacca, rassegnando le dimissioni anche se non ha ancora lasciato l’ufficio e il suo contatto scade formalmente a giugno. Anche in Sony, prima di assumere il comando delle operazioni in Epic, Raphael gestiva una propria etichetta chiamata White Rabbit. La notizia delle sue dimissioni è stata accolta con sconforto da Richard Griffiths di Modest Management, la società che cura gli interessi di JLS, Olly Murs e Lemar: “E’ come se il Manchester United perdesse Wayne Rooney a vantaggio del Manchester City”, è stato il suo commento.