Come aveva fatto qualche tempo fa Peter Gabriel (vedi News), Madonna ha chiesto l’intervento della World Intellectual Property Organization, ente istituito nell’ambito delle Nazioni Unite, per sconfiggere un “parassita” di Internet. Si tratta di Dan Parisi, attivo nel ramo della pornografia, che ha registrato il nome madonna.com. Parisi, che già si è scontrato con Bill Clinton in seguito all’idea di fare un sito sexy chiamato whitehouse.com, sostiene (e non gli si può dare torto) che “Madonna” è un termine di uso comune, e che la cantante non ha alcun diritto di rivendicarlo come suo. Nel 1998 ha pagato più di 40 milioni per registrarlo, e dice che non intende rivenderlo a peso d’oro alla diva.