L’interesse manifestato dal pubblico degli appassionati e dei collezionisti nei confronti delle super-deluxe edition a tiratura limitata e delle stampe di qualità a 180 grammi, sempre più numerose sul mercato, sta sostenendo e rinvigorendo la domanda di Lp in vinile: gli ultimi dati pubblicati dalla Official UK Charts Company relativamente al mercato britannico documentano per il 2010 un aumento delle vendite pari a 10 mila pezzi, per un volume totale di 237 mila unità vendute; l’anno precedente l’incremento – che prosegue incessante dal 2007, dopo il crollo del 2006 dovuto al boom del downloading – era stato di 17 mila pezzi. Si tratta ovviamente di un mercato di nicchia, dal momento che l’incidenza del vinile sulle vendite totali di album (sempre in UK) è pari ad appena lo 0,25 %: ma il fenomeno evidenzia comunque la vivacità di un settore che sta aprendo nuove opportunità di sviluppo ad aziende e operatori specializzati, in grado di rispondere anche all’esigenza di sostituzione progressiva dei tradizionali contenitori in plastica per cd (le cosiddette jewel box) con prodotti ecocompatibili. Una tendenza che tuttavia risulta essere rallentata da considerazioni di convenienza economica: “Il problema”, ha spiegato a Music Week Will Appleyard, direttore vendite di Clear Sound and Vision, “è che le etichette mid-price che stampano mezzo milione di copie per volta non possono permettersi di abbandonare la jewel case”.