Anche Mog, nata come circuito di blog e bloggers e recentemente evoluta a multimedia music company con un catalogo (in via di completamento) di brani licenziati per lo streaming su abbonamento, alza la posta e si apre al venture capital per un ulteriore salto di qualità. La società guidata da David Hyman, in effetti, ha già raccolto in passato un totale di circa 15 milioni di dollari; a questo stadio del suo sviluppo, forte della diversificazione sul modello di business, punterebbe a un round da 25-30 milioni di dollari, sulle orme di recenti esempi come quelli di Rdio, Beyond Oblivion, Spotify o Pandora. Sul business degli utenti registrati cui 'vendere' l'accesso alla musica via cloud e via mobile, tuttavia, la strada sembrerebbe in salita se i parametri di riferimento fossero i numeri diffusi nel settore: quelli relativi ai subscribers, nell'ordine delle 20.000 unità, e quelli relativi al fatturato 2011, di 'soli' 14 milioni di dollari. Alla base delle aspettative di Hyman, però, c'è il forte contributo che il suo business tradizionale potrebbe offrire al nuovo ramo di attività: Mog, infatti, raccoglie pubblicità per un circuito di siti che include 1.500 proprietà online tra blog e portali, e sostiene che il network aggrega un'audience collettiva mensile di 39 milioni di individui, una base di visitatori che anche a un tasso di conversione relativamente modesto costituirebbe una fucina di potenziali nuovi abbonati al servizio di music streaming di Mog.