Il governo tedesco sarebbe intenzionato a introdurre per legge una tassa sui computer e sull’hardware informatico al fine di compensare gli autori delle opere dell’ingegno nei riguardi dei “furti” e delle copie realizzate via internet e tramite pc. Lo anticipa il quotidiano Berliner Zeitung, secondo cui la proposta arriva dal ministero di Giustizia: a pagare l’imposta sarebbero i fabbricanti di computer, masterizzatori Cd, modem e stampanti, che dovrebbero versare la royalty alle società preposte al “collecting”: queste ultime, a loro volta, ripartirebbero le somme raccolte tra case discografiche e cinematografiche, artisti ed autori. Una norma simile esiste già in Germania, e si applica agli apparecchi la cui funzione principale consiste nell’effettuare copie, come fax, fotocopiatrici e scanner, e varia dai 30 ai 275 dollari a seconda del prezzo e del tipo di prodotto. I produttori interessati hanno protestato, sottolineando che se la norma diventerà legge saranno obbligati ad aumentare i prezzi al pubblico di circa il 30 %. Poiché inoltre la legge si applicherebbe solo sul suolo tedesco, fanno notare alcuni, il rischio è quello di una fuga in massa delle aziende hi-tech e informatiche tedesche, che potrebbero continuare a vendere i loro prodotti via mail order o attraverso altri canali dall’estero.