Mentre affilano le armi per il resto del 2011 scambiandosi uomini di vertice (Doug Morris in Sony Music, Barry Weiss in Universal), le due major leader di mercato continuano a tenere a debita distanza la concorrenza: secondo una nuova indagine a cura della rivista Music & Copyright, nel corso del 2010 lo Universal Music Group ha rafforzato la sua supremazia anche nei riguardi del suo immediato inseguitore, accrescendo la sua quota di mercato mondiale nella musica registrata (“fisica” e digitale) dal 27,2 al 28 %. Sony Music è rimasta sostanzialmente stabile, scendendo dal 20,9 al 20,8 %, ma conservando un largo margine sulle altre due major sopravvissute: Warner Music, in calo dal 15 al 14,6 %, ed EMI, in crescita dal 12,2 al 12,4 %,: contemporaneamente, risulta in diminuzione la market share complessiva accumulata dalle etichette indipendenti (passate dal 24,7 al 24,2 % del mercato mondiale. Cumulativamente, le indies rappresentano invece la forza maggiore in campo nel settore delle edizioni musicali, con una market share del 31,4 %, mentre tra le major è Universal Music Publishing a guidare il gruppo con una quota del 22, 6 % (tre punti percentuali in meno rispetto al 2009). Alle sue spalle si piazzano , sempre secondo i calcoli di Music & Copyright, EMI Music Publishing (19,7 %, 4 punti in più), Warner Chappell (13,9 %, 5 punti in meno) e Sony/ATV (12,5 %, 2 punti in più). Il fatto che in questo caso la somma delle quote ammonti al 100,1 %, avverte la rivista, è dovuto agli arrotondamenti delle percentuali.