Il motore di ricerca Baidu, leader di mercato in Cina con una quota di ricavi del 70 % nel settore delle ricerche online, ha annunciato il lancio imminente di un servizio di musica digitale autorizzato. Da sempre additato come principale centro di smistamento di Mp3 illegali nel Paese, Baidu risponde così alle sollecitazioni lanciate da alcune delle maggiori organizzazioni internazionali del copyright, che solo pochi giorni fa, attraverso una petizione pubblicata sul Financial Times, l’avevano invitata a prendere misure urgenti contro la pirateria online. La nuova piattaforma, secondo quanto dichiarato alla Reuters dal portavoce della società Kaiser Kuo, si chiamerà Baidu Ting, diverrà operativa nel mese di maggio, si finanzierà per mezzo delle inserzioni pubblicitarie e consentirà agli utenti di scaricare o ascoltare in streaming un catalogo di brani regolarmente licenziati; come tutti gli store digitali di moderna concezione, ha aggiunto Kuo, anche quello di Baidu offrirà funzionalità di social networking consentendo di condividere musica e playlist. Dopo ripetute schermaglie giudiziarie con i detentori dei diritti e con il ministero del Commercio statunitense, Baidu sembra avere optato da qualche tempo per una strategia della cooperazione, rimuovendo dal suo database centinaia di migliaia di Mp3 illegali su pressione di un gruppo di autori cinesi. Il primo accordo propedeutico al lancio di Baidu Ting è stato raggiunto con l’associazione di autori ed editori locali Music Copyright Society of China e prevede il pagamento di una royalty alle categorie professionali interessate per ogni brani scaricato dal negozio; il contratto, stando a quanto dichiarato da Kuo, include anche EMI Music Publishing, mentre trattative per il rilascio di licenze da parte delle altre major editoriali e discografiche sarebbero attualmente in corso.