Dopo l’operazione EMI-Warner Music (vedi news), anche la fusione da 126 miliardi di dollari tra America Online e Time Warner, proprietaria di Warner Music, rischia di essere bloccata dall’antitrust europeo se le due società non accetteranno di ridurre in modo significativo il loro peso di mercato nel Vecchio Continente. Seguendo una prassi analoga a quella adottata sul caso EMI-Warner, la Commissione Europea ha emesso un documento interno che esprime parere negativo sul “merger”: AOL e Time Warner hanno tempo fino al 24 settembre per soddisfare le richieste dell’organo comunitario, preoccupato che la nuova mega-fusione, grazie alle enormi risorse tecnologiche a sua disposizione, possa chiudere la porta ai concorrenti nei mercati emergenti della distribuzione online di contenuti multimediali. AOL ha già assicurato alle autorità europee la volontà di recidere ogni legame con il gruppo tedesco Bertelsmann, a cui è attualmente legata da una serie di joint venture, impegnandosi anche, per i primi tre anni successivi alla fusione, a non sfruttare la sua posizione di leadership sul mercato americano per ottenere vantaggi concorrenziali nei paesi europei. In un comunicato diffuso lunedì 18 settembre, AOL ha ribadito di essere decisa a portare a compimento la fusione con Time Warner entro l’autunno, nonostante le pressioni dell’antitrust.