Non sembra destinata a grande successo la crociata anti-Napster lanciata da Metallica e Dr. Dre, che per bocca del loro comune legale Howard King avevano sollecitato le maggiori università americane a impedire che i loro studenti utilizzino i computer in dotazione agli istituti per accedere a servizi di “file sharing” e scambiarsi file musicali non autorizzati (vedi news). <br>Esprimendo una posizione condivisa da altre organizzazioni scolastiche, il vice presidente del dipartimento di Information Technology presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston, James Bruce, ha risposto a King con una lettera in cui pur premettendo che l’istituto non giustifica la violazione dei copyright, ribadisce che è sua tradizione assicurare al personale docente come agli studenti l’accesso incondizionato e senza censure a internet in nome del principio di libertà accademica. King, che aveva detto di ritenere moralmente colpevoli di istigazione al furto le università che non avessero provveduto a bloccare gli scambi di MP3 tra studenti, ha fatto buon viso a cattivo gioco, assicurando che non verrà presa alcuna azione legale nei riguardi degli enti accademicii: “preferiamo continuare a dialogare – ha detto - in modo da convincerli che bandire Napster è la cosa moralmente più giusta da fare”.