News Corp., colosso dei media che fa capo al magnate australiano Rupert Murdoch, non fa mistero di volersi liberare di Myspace, acquistata nel 2005 per 580 milioni di dollari e oggi valutata, a seconda delle stime, tra i 200 e i 50 milioni. Di conseguenza, sta facendo circolare tra i potenziali acquirenti un dossier contenente informazioni economico-finanziarie di base che il blog TechCrunch è riuscito a intercettare diffondendone alcuni dettagli. Dai documenti si viene a sapere, per esempio, che Myspace prevede di chiudere in perdita l’anno fiscale 2011: il disavanzo sarebbe di 165 milioni di dollari, dal momento che i costi di esercizio (274 milioni di dollari) dovrebbero sopravanzare nettamente i ricavi prospettati (109 milioni di dollari). Le proiezioni di News Corp. per il prossimo anno parlano di 101 milioni di ricavi, che dovrebbero salire a 139 milioni nel 2015. A dispetto del restyling e del riposizionamento strategico come “hub di intrattenimento” deciso lo scorso mese di ottobre, la Web company ha dovuto tagliare drasticamente il personale (di quasi il 50 %) e non è riuscita a frenare l’emorragia di utenti unici, passando in pochi mesi da 88 a 62,6 milioni. Nei giorni scorsi i dirigenti della società hanno annunciato lo sviluppo di un nuovo programma, Wildfire, che dovrebbe consentire agli utilizzatori di misurare con più precisione e gestire con maggiore efficacia le attività di social networking che hanno per oggetto i loro profili sulla piattaforma.