<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"> Una volta che i “digital lockers” e i servizi cloud-based avranno raggiunto una diffusione di massa<span style="mso-spacerun: yes"> </span>(in seguito all’ingresso sul mercato di colossi come Google ed Apple, <a href="http://www.rockol.it/news-238151/Apple-e-Google--lo-sprint-per-il-lancio-del-music-cloud-service">vedi le notizie che circolano proprio in questi giorni</a>) diventerà essenziale fare ordine nella propria libreria digitale cosicché i sistemi di “scan & match” che mettono a confronto i file archiviati sull’hard disk con quelli memorizzati nei database dei server centrali possano svolgere correttamente la loro funzione di riconoscimento: ciò che è reso più problematico dalla presenza, nelle collezioni di ogni singolo utente, di file ricavati dalle fonti più eterogenee (Cd copiati sul pc, download legali da piattaforme come iTunes e Amazon, download illegali da servizi p2p, ecc.). Sulla base di questo assunto <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=RealNetworks&x=6&y=23">RealNetworks</a>, pioniere della musica digitale e inventore di <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=Rhapsody&x=31&y=15">Rhapsody </a>(di cui ha successivamente ceduto la proprietà), ha creato Rinse, un “song organizer” destinato a scannerizzare e a fare pulizia nelle library dei singoli utenti, controllando la correttezza di tutti i metadata: il programma svolge diverse funzioni, aggiungendo ad esempio le copertine di dischi mancanti, correggendo titoli di canzoni e nomi di gruppi scritti in maniera errata, rimuovendo duplicazioni, rinominando e riclassificando i brani per genere e così via; funziona in modo automatico oppure consentendo un intervento manuale di “editing” da parte dello stesso utente. Disponibile sia per Mac che per pc, Rinse costa 40 dollari; sui primi 50 brani è possibile effettuare un test gratuito.<span style="mso-spacerun: yes"> </span></p>