Il futuro di Myspace, regina decaduta del social networking e del talent scouting musicale, si conoscerà probabilmente nel mese di giugno: per quella data, stando a un articolo pubblicato martedì 26 aprile sul Wall Street Journal, News Corp. dovrebbe decidere se accettare una proposta di vendita tout court o un accordo che lasci alla società di Rupert Murdoch una quota minoritaria del capitale sociale. Il Journal (a sua volta controllato dall'impero mediatico del magnate australiano) sostiene che News Corp. sia disposta a valutare - entro questo venerdì - proposte di valore non inferiore ai 100 milioni di dollari (nel 2005, per acquistare Myspace e la sua proprietaria Intermix Media, la società ne sborsò 580 milioni): tra i possibili pretendenti, una mezza dozzina, figurano Thomas H. Lee Partners, socio investitore di Warner Music accanto ad Edgar Bronfman Jr., e Criterion Capital Partners, già in possesso del social network Bebo. Secondo il WSJ, News Corp. ha intavolato trattative anche con una società Internet cinese. Sembrerebbe tramontata, invece, l’ipotesi di un interessamento da parte di Vevo, joint venture del video streaming musicale fondata da Universal Music, Sony Music e Abu Dhabi Company con il supporto tecnologico di YouTube che ha appena aperto i battenti nel Regno Unito.