I giorni di Sylvia Rhone alla guida dell’etichetta Universal Motown potrebbero essere contati. Lo suggeriscono diverse fonti, ricordando che la potente manager discografica afroamericana ha perso il suo mentore al vertice di Universal Music, Doug Morris, che il suo rapporto con il nuovo boss Lucian Grainge non è altrettano stretto e che l’ammontare dei suoi emolumenti è un elemento da valutare nell’ambito del piano di ottimizzazione dei costi intrapreso dalla società. Esperta in musica urban, Rhone dirige la Universal Motown dal 2004 e in sette anni di lavoro è accreditata di eccellenti risultati sia con superstar come Lil' Wayne che con talenti emergenti come Drake, Kid Cudi e Nicki Minaj. Il suo contratto scadrebbe tra un anno, ma sembra che già in questi giorni sia chiamata a discutere del suo futuro con Grainge e con il suo braccio destro Barry Weiss, fresco presidente e amministratore delegato di Island Def Jam e Universal Motown Republic. Una soluzione “morbida”, che non comporterebbe la sua uscita dall’azienda, consisterebbe nella creazione di una nuova entità a ciclo completo (musica registrata, management, live, merchandising ed endorsement) finanziata in tutto o in parte da Universal e di cui la stessa Rhone assumerebbe il comando. Decisamente più improbabile, secondo gli esperti, l’eventualità che la top manager segua Morris in Sony Music, dal momento che l’ex capo carismatico di Universal ha firmato con la società un patto di non belligeranza che gli impedirebbe di sottrarle risorse umane.