Max Stèfani non è più il direttore de il Mucchio, storica testata musicale italiana che aveva fondato e da lui guidata fin dal 1977. La notizia è stata pubblicata nei giorni scorsi sul sito web della rivista: "Il n. 682 del Mucchio datato maggio 2011", si legge nel comunicato - "è un numero spartiacque nella storia della testata che da trentaquattro anni racconta la realtà attraverso la musica, il cinema, i libri, l'attualità, la cultura in genere". E poi ancora: "Massimo Stèfani, direttore dal primo numero dell'ottobre 1977, lascia il Mucchio firmando il suo ultimo editoriale. Una decisione ampiamente motivata sulle pagine del giornale, che resta inalterato nel suo staff e nella sostanza", si legge sul sito de Il Mucchio. Stèfani, dal canto suo, affida i suoi pensieri e le spiegazioni all'editoriale che apre la rivista attualmente in edicola, precisando che in realtà l'ultimo da lui firmato è quello di febbraio (anche se, guardando il colophon, risulta ancora direttore editoriale). "Ho sempre creduto che il mio rapporto con questo giornale sarebbe durato fino alla mia morte o fino al momento in cui mi sarei stufato. Comunque una mia scelta", scrive Stèfani. "Invece problemi interni alla redazione e in parte alcune considerazioni personali mi hanno costretto a questa situazione. Per me era impossibile, sia da un punto di vista umano che professionale, continuare a lavorare con un gruppo di persone che sentivo sempre più distante". Stèfani esplicita quindi che la separazione è stata tutt'altro che pacifica aggiungendo poi: "Siamo cresciuti in modi diversi, musicalmente, politicamente, filosoficamente, giornalisticamente, e lo scontro è stato inevitabile". D'altra parte, nel comunicato pubblicato sul sito Stèfani viene chiamato con il suo nome di battesimo Massimo e la sua uscita dal giornale non è accompagnata da un ringraziamento. Stèfani contestualmente esce dalla società cooperativa che gestisce la testata e che porta ancora il suo nome, la Stemax, mentre la direzione della testata passa al redattore capo Daniela Federico, sua collaboratrice storica. Lo stesso Stèfani annuncia nel suo ultimo editoriale di non avere, per il momento, altri progetti, rimandando al suo profilo su Facebook per aggiornamenti. Insomma, un piccolo terremoto per la testata più longeva dell'editoria musicale, che ha avuto una coda proprio sui social network, con molti ringraziamenti al direttore uscente e qualche polemica tra le persone coinvolte.