Mentre attendono l’approvazione alla loro fusione da parte delle autorità federali USA (vedi news), i promessi sposi Time Warner e America Online vivono un momento piuttosto soddisfacente sotto il profilo economico-finanziario. Secondo gli ultimi dati trimestrali di bilancio, diffusi in questi giorni, le entrate di Time Warner sono aumentate del 3 % a 6,87 miliardi di dollari, anche se contemporaneamente il gruppo ha registrato un crollo del 65 % nei profitti, scesi a 88 milioni di dollari. Meglio sono andate le cose per la divisione musicale del gruppo, Warner Music Group, il cui fatturato è cresciuto del 10 % a 938 milioni di dollari, con un identico incremento nei profitti (79 milioni di dollari) grazie alle vendite registrate sul mercato discografico dai dischi di artisti come Madonna, i Corrs, Eric Clapton e B.B. King e Red Hot Chili Peppers. Nel frattempo, nonostante il calo del valore in Borsa, i profitti del provider America Online sono raddoppiati nel primo trimestre dell’anno fiscale (340 milioni di dollari, contro i 182 dello stesso periodo nell’anno precedente) grazie all’aumento degli abbonati ai suoi servizi in rete, allo sviluppo delle attività di e-commerce e alla crescita degli introiti pubblicitari (insieme le due voci valgono oggi 649 milioni di dollari, circa un terzo del fatturato complessivo dell’azienda). E le prospettive, secondo gli analisti, sono ancora migliori per gli ultimi mesi dell’anno, quando la società di Dulles, Virginia, lancerà il nuovo software AOL versione 6.0. Secondo le cifre diffuse nell’ultimo report economico-finanziario dell’azienda, gli abbonati al provider sono cresciuti negli ultimi tre mesi di 1,4 milioni di unità, raggiungendo il totale di 24,6 milioni di utenti. Nonostante i risultati conseguiti da entrambe le società, però, il valore combinato di AOL e Time Warner è oggi valutato sul mercato intorno ai 98 miliardi di dollari, circa la metà di quanto veniva stimato quando l’accordo tra i due colossi venne annunciato nel gennaio scorso.