Per la seconda volta in una settimana, l’imprenditore britannico Cliff Cooper finisce sulle pagine dei giornali inglesi: dopo avere venduto all’asta a George Michael un pianoforte appartenuto a John Lennon per quasi un milione e mezzo di sterline (vedi news), Cooper ha infatti annunciato che tra qualche mese sarà pronto a lanciarsi nel business della musica digitale, impiantando una rete di centri di downloading che opereranno sotto l’insegna di Orange Music, la ditta produttrice di amplificatori e pianoforti digitali di cui è presidente. La società, che opera nel West End da oltre 30 anni e fornisce amplificatori per chitarre ad alcuni dei maggiori gruppi rock della scena attuale (dagli Oasis ai Travis a Jimmy Page & the Black Crowes), si è guadagnata la fiducia e i finanziamenti di alcune imprese di venture capital e ha già avviato i contatti con le etichette discografiche e i retailer tradizionali che intende coinvolgere nel suo progetto. <br> L’ingresso della ditta londinese nel settore dei download digitali, secondo alcuni osservatori, rischia però di confondere i consumatori e di scompaginare i piani della quasi omonima Orange, l’operatore di telefonia mobile britannico da tempo attivo sul fronte musicale sia come sponsor di eventi e spettacoli (dai festival di Reading e Glastonbury ai Q Awards in programma in questi giorni), sia nella ricerca di sinergie con l’industria discografica per la distribuzione di musica attraverso sistemi “wireless”.