Il leader degli Eagles, uno dei più accesi sostenitori della campagna contro il “work for hire statute” (vedi news), sarebbe stato chiamato dal sito Web californiano a testimoniare in giudizio contro la sua ex casa discografica Universal, per ribadire davanti ai giudici che le registrazioni musicali non sono il frutto di un lavoro subordinato degli artisti e che la casa discografica non può accampare su di essi diritti esclusivi. La testimonianza si inserirebbe nel quadro del processo intentato a MP3.com da Universal per violazione dei copyright, e nel quale l’’identificazione dei legittimi proprietari delle registrazioni diffuse senza autorizzazione sul sito serve a determinare l’entità del risarcimento danni che la società di Michael Robertson dovrà pagare alla casa discografica. I legali della Universal hanno reagito alla notizia, riportata dall’Hollywood Reporter, protestando per quella che ritengono essere stata una comunicazione tardiva della convocazione di Henley, e commentando che la sua opinione sulla questione “è irrilevante” nel processo.