La scelta, ancora appesa a un filo, del nuovo presidente degli Stati Uniti tra George W. Bush e Al Gore rischia di avere ripercussioni importanti anche sull’immediato futuro dell’industria musicale mondiale. Secondo alcuni osservatori internazionali, infatti, una vittoria di Bush jr. potrebbe riaprire il discorso sul merger tra la statunitense Warner Music e la britannica EMI, che fonti europee danno invece sempre più vicina alla tedesca BMG (vedi news). Il governatore uscente del Texas sarebbe infatti assai più “morbido” del candidato democratico in materia di concentrazioni finanziarie e industriali, e una sua eventuale presa di potere sembrerebbe aprire la porta a una residua possibilità di tenere in piedi il progetto di fusione tra le due compagnie a condizioni vantaggiose per entrambe.