Risolta la vertenza legale con Universal (vedi news), MP3.com punta a rilanciare il servizio My.MP3.com entro la fine del mese. Bloccato nel maggio scorso con un’ordinanza del tribunale di New York emessa su richiesta delle major discografiche (vedi news), il software in questione, che consente agli utenti Web di copiare e archiviare in rete i CD in loro possesso per poi riascoltarli da qualunque pc connesso on-line, può ora rientrare in funzione impiegando i repertori regolarmente licenziati (a pagamento) da tutte le maggiori etichette. “Sarà solo la prima fase della nostra nuova strategia di business”, ha rivelato all’agenzia Reuters il chief executive officer della società Michael Robertson, che punta allo sviluppo di nuovi servizi venduti in abbonamento alla sua clientela. Fino ad oggi, l’accesso in abbonamento al database musicale di MP3.com riguardava quasi esclusivamente brani di artisti sconosciuti, ma gli accordi raggiunti con tutte e cinque le major inducono a pensare che queste ultime possano utilizzare la stessa infrastruttura per promuovere la loro musica sul Web. Robertson ha rivelato di essere anche intenzionato a cercare collaborazioni con i maggiori rivenditori di dischi, sia tradizionali che “virtuali”. “Un consumatore che acquista un CD da Sam Goody o da Tower Records potrebbe trasmettere alla cassa il suo account a My.MP3.com e avere così il disco immediatamente disponibile per l’ascolto on-line”, spiega Robertson. “Ne avevamo già parlato con tutti i maggiori retailer, ma l’ostacolo era la causa in corso con le major: ora che lo abbiamo superato, si apre la strada a nuove collaborazioni”.