L’accordo di licenza con Universal e i piani di sviluppo annunciati da Michael Robertson per la società di cui è presidente, MP3.com (rilancio di My.MP3.com come servizio prevalentemente a pagamento dietro corresponsione di un canone di abbonamento mensile, accordi commerciali con i principali retailer on-line e off-line americani, vedi news), stanno suscitando reazioni positive negli ambienti finanziari USA e in Borsa, dove il disastrato titolo della compagnia ha ottenuto il maggiore incremento (+ 37 %) registrato al Nasdaq di New York nella giornata di giovedì 16 novembre. <br> Portavoce della Credit Suisse First Boston, primo sottoscrittore dell’offerta pubblica iniziale lanciata da MP3.com, hanno lodato la società per avere tenuto in vita le sue infrastrutture nel corso del lungo processo (durato dieci mesi) che l’ha opposta alla major del gruppo Seagram. “Ma ora – hanno aggiunto – deve dimostrare di saper produrre profitto”. Altri investitori tuttavia mettono in dubbio la possibilità di Robertson di trasformare con successo My.MP3.com in un servizio a pagamento, considerando che concorrenti come Yahoo! continueranno ad offrire opzioni analoghe a titolo gratuito ai fan della rete, finanziandosi con le entrate derivanti da altri settori di business.