L'accoppiata è intrigante (anche perché getta un suggestivo ponte tra la discografia pionieristica degli anni '60 e l'imprenditoria multimediale del Duemila), l'intenzione meritevole (restituire centralità e controllo creativo agli artisti), il programma - almeno per ora - ancora piuttosto vago e teorico. Chris Blackwell,settantatreenne leggendario fondatore della Island Records, e Simon Fuller, l' "inventore" di "American idol" e di tanti altri format televisivi, hanno creato una joint venture, Blackwell Fuller, Inc., che opererà dagli uffici della XIX Entertainment di Fuller a Londra, New York e Los Angeles: obiettivo, offrire agli artisti e ai detentori di "contenuti" l'opportunità di ampliare il proprio pubblico e di approfondire le relazioni con i fan. "Nella corsa frenetica alla creazione di nuove piattaforme mediatiche, in quest'era digitale così esplosiva, la comunità imprenditoriale è solita relegare gli artisti al ruolo di meri spettatori, e spesso a loro spese", spiega Fuller nel comunicato di presentazione. "Crediamo di avere a disposizione un'opportunità unica, nel campo dei new media, per creare nuove partnership direttamente con i creatori d'opera, e per costruire un nuovo modello che indichi agli artisti la strada da seguire nella nuova era digitale". Secondo Blackwell, invece, "è da molti anni che si sente il bisogno di un nuovo approccio imprenditoriale, per quanto riguarda gli artisti e i titolari dei contenuti. Oggi che l'industria dell'intrattenimento e le media company faticano a trovare nuovi modelli di sostenibilità finanziara gli accordi stipulati con gli artisti sono diventati sempre più restrittivi ed onerosi. Il nostro nuovo approccio darà loro la libertà di esplorare nuovi sentieri per raggiungere il mercato con il supporto e le risorse necessarie a creare reali dimensioni di scala, ad assicurare il controllo creativo e a garantire un ampio raggio d'azione". Blackwell, inglese cresciuto in Giamaica, è una delle maggiori icone della storia della discografia pop rock: nel corso della sua carriera (e prima di vendere l'etichetta nel 1989 alla PolyGram) ha portato a fama mondiale artisti come Steve Winwood, Cat Stevens e U2, lanciando sul mercato rock internazionale il reggae di Bob Marley. Fuller è stato manager delle Spice Girls. Oggi, oltre ad essere uno dei maggiori produttori televisivi del mondo, è manager di pop star come Annie Lennox e Jennifer Lopez, di personalità dello spettacolo come l'attore sir Michael Caine e di protagonisti dello sport come David Beckham, il pilota di Formula Uno Lewis Hamilton e il tennista Andy Murray.