Sono due i vincitori del concorso indetto dal comitato SDMI, che aveva sfidato hacker ed esperti informatici di tutto il mondo a violare i codici di protezione su cui l’organizzazione interdisciplinare sta lavorando allo scopo di tutelare i copyright musicali su Internet (vedi news). Si tratta di uno statunitense, William E. Palmer, e di un finlandese, Olli Parviainen, che riceveranno un premo di 5.000 dollari ciascuno per avere proposto un sistema di copia e di elusione dei “watermark” di protezione che non danneggia i file copiati e ne consente la riproduzione. Altri tentativi di “craccare” i file in questione, secondo l’SDMI, non si sono dimostrati altrettanto efficaci, anche se i ricercatori dell’università di Princeton e lo sviluppatore software Blue Spike sostengono di avere violato con successo tutti i sistemi anti-copia testati dalla Secure Digital Music Initiative. Tra questi ultimi, cinque in tutto, tre sono stati proposti separatamente da società come EMI, Philips e Verance.