La pattuglia si ingrossa. Dopo Renato Zero, i Pooh e i Nomadi anche gli Afterhours, da oltre vent'anni paladini dell' "alternative rock" italiano, abbandonano la discografia tradizionale: il prossimo album di inediti di Manuel Agnelli e compagni, ancora senza titolo e data di pubblicazione, verrà infatti distribuito dalla Artist First, approdo privilegiato per i "big" della scena italiana che decidono di mettersi in proprio. Le motivazioni le ha spiegate lo stesso Agnelli: "La scelta di optare per una distribuzione come Artist First non è solo tecnica", chiarisce nel comunicato che annuncia la notizia, "anche se i vantaggi della precisione, dell’agilità e quindi della qualità con la quale questa struttura può lavorare su ogni singolo progetto sono così grandi da rendere imbarazzante quello che oggi offre la discografia classica. La verità è che la libertà d’azione possibile con Artist First è divertente, stimolante, creativa e quindi semplicemente necessaria. Abbiamo trovato qui tutto quello che sostanzialmente manca alla grande discografia in questo momento storico: L’Anima". "Poter lavorare al fianco degli Afterhours in un progetto totalmente nuovo è una delle cose più stimolanti che mi sia capitata", ribatte l'amministratore delegato di Artist First Claudio Ferrante. "Per loro", ha spiegato, "ci concentreremo anche sullo sviluppo di nuovi canali di vendita cercando di sperimentare nuove soluzioni per incrementare ed enfatizzare la visibilità del prodotto nelle grandi catene (specializzate e Grande Distribuzione) e nei piccoli negozi, perché l’indotto della musica acquistata vive ancora per l’85% del CD fisico". Impegnati tra il 24 giugno e il 16 agosto in un tour estivo di 14 date, gli Afterhours hanno dato alle stampe il loro ultimo album, "I milanesi ammazzano il sabato", nel 2008 facendosi distribuire da Universal Music. In precedenza avevano pubblicato per Toast (il mini di esordio, "All the good children go to hell" del 1989), Vox Pop e Mescal. Nel 2006, su quest'ultima etichetta, avevano realizzato per il mercato internazionale un album in lingua inglese, "Ballads for little hyenas".