Il gruppo Warner Music ha firmato un protocollo d'intesa con i legali di Barbara A. Varipapa e di Derek Cournoyer, i due azionisti che separatamente e in date diverse (il 12 e il 19 maggio, rispettivamente) avevano innescato due class action contro il consiglio di amministrazione della major, accusato di avere violato il rapporto fiduciario e di avere venduto la società a un prezzo inadeguato e svantaggioso. La firma della nota preliminare, secondo i documenti depositati dalla stessa Warner, risale all'8 giugno scorso ed è ovviamente condizionata al completamento del processo di acquisizione da parte di Access Industries; la compensazione a favore dei ricorrenti, la cui entità è ancora da negoziare, dovrà essere "equa" e comprendere la copertura delle spese legali. Il legale di uno dei due azionisti ha comunicato che il suo assistito è pronto, al momento del "merger", a depositare una notifica di rinuncia volontaria al procedimento, mentre l'altro ha fatto sapere di accettare i contenuti del protocollo. Di conseguenza, una volta effettuato il trasferimento di proprietà, i due processi avviati presso la Corte Suprema di New York dovrebbero essere archiviati. Come noto, i due azionisti Warner avevano messo in discussione la regolarità della procedura d'asta che aveva assegnato la vittoria alla Access Industries di Len Blavatnik, a sua volta azionista e amico personale dell'amministratore delegato Edgar Bronfman Jr. Varipapa e Cournoyer avevano fatto notare ai giudici che il cda aveva preferito l'offerta economica avanzata dall'imprenditore di origine ucraina, pari a 3,3 miliardi di dollari, a quella proposta da Sony, Guggenheim Partners e da Ronald Perelman (MacAndrews & Forbes), 8,50 dollari per azione che innalzavano la valutazione della società a 3,5 miliardi di dollari.