Sarà molto probabilmente la rete ammiraglia della TV di stato a trasmettere in diretta, il prossimo 5 febbraio, gli Italian Music Awards, i “Grammy” italiani che la federazione dei discografici FIMI ha annunciato ufficialmente con un comunicato stampa diffuso nella giornata di mercoledì 13 dicembre. Il direttore generale dell’associazione, Enzo Mazza, e i suoi collaboratori non si sbottonano, ma fonti ufficiose interne all’industria assicurano che sarà proprio Raiuno a trasmettere l’evento in prime time, tre settimane prima di dare il via alla consueta kermesse del Festival di Sanremo. Febbraio diventerà dunque il mese più caldo dell’anno per la musica in TV, proponendo in sequenza ravvicinata due eventi in teoria perfettamente compatibili (l’uno destinato a celebrare i successi discografici della stagione appena passata, l’altro a lanciare nuovi hit e personaggi) ma con qualche problema da risolvere nella spartizione degli ospiti di prestigio (e con Madonna, Eros Ramazzotti e Ricky Martin, tra gli altri, già dati per certi sul palco dell’Ariston, vedi news).<br> In attesa di conferme ufficiali, la FIMI ha intanto comunicato la composizione della “academy” incaricata di esprimere le nomination e di votare i vincitori nelle dodici categorie previste (vedi news; ma altri “award”, destinati a premiare artisti e produzioni di jazz e classica si aggiungeranno nelle successive edizioni): del panel, composto da 400 membri, fanno parte 50 discografici, 50 giornalisti, 50 deejay e altrettanti manager/produttori, mentre le categorie dei rivenditori di dischi e dei consumatori di musica sono rappresentate da 100 esponenti ciascuna. Tutti i componenti della academy sono stati selezionati dalla società di auditing PricewaterhouseCoopers, preposta a garantire la trasparenza e la correttezza dell’intero meccanismo di votazione.