E' libero su cauzione il presidente della SGAE (la SIAE spagnola) Eduardo "Teddy" Bautista, accusato insieme ad altri otto dirigenti della società degli autori di corruzione, frode e appropriazione indebita di denaro. Gli uffici madrileni della SGAE e le abitazioni private di alcuni suoi funzionari di vertice sono state perquisite lo scorso weekend dalla Guardia Civil spagnola: a innescare le indagini, da cui risulterebbe un ammanco di 400 milioni di euro nelle casse sociali, è stata una denuncia presentata nel 2007 da due associazioni di utenti Internet nei riguardi della SDAE, società per la tutela dei diritti digitali degli autori creata nel 2000 (e controllata al 100 per cento dalla SGAE) il cui presidente José Luis Neri è accusato di avere distratto i fondi facendoli confluire in una società chiamata Microgénesis.A Bautista e ad altri due dirigenti della SGAE, Enrique Loras e Ricardo Azcoaga, sono stati sequestrati i passaporti ed è stato fatto divieto di abbandonare il territorio spagnolo. Attraverso il sito Internet della SGAE, gli autori iscritti all'associazione fanno sapere di avere offerto piena collaborazione alle autorità investigative e di credere fermamente nell'innocenza dei suoi funzionari, e aggiungono di essere rimasti sorpresi dal fatto che il raid sia avvenuto a un giorno di distanza dalle elezioni del cda a maggior partecipazione di votanti nella storia recente della società (Bautista era stato confermato alla presidenza fino al 2015). Alla SGAE risultano iscritti oltre 100 mila membri, autori e società operanti nei settori del cinema, del teatro, dell'audiovisivo e soprattutto della musica. Organizzatore dei famosi Premios de la Musica e fautore di numerose altre iniziative, l'ente distribuisce annualmente circa 365 milioni di euro ai suoi associati.