Il destino è stato beffardo con il “music man” nativo di Monaco di Baviera, deceduto nella mattinata di sabato 23 dicembre per un presunto attacco di cuore mentre si trovava nella sua residenza di campagna di Samerberg, in Germania. Gassner, 58 anni, si preparava infatti a un trionfale ritorno in BMG a soli dieci mesi dalle dimissioni per insanabili contrasti con l’allora numero uno Strauss Zelnick (vedi news): riconvocato a sorpresa dal nuovo presidente di Bertelsmann Thomas Middelhoff, avrebbe dovuto assumere dal 1° gennaio la guida della casa discografica tedesca con l’incarico di presidente e chief executive officer; a lui, secondo i bene informati, sarebbe anche toccato il compito di guidare la “super major” EMI-BMG, nell’ipotesi di una futura fusione (vedi news) tra i due gruppi musicali.<br> Fino al febbraio scorso Gassner, 31 anni di carriera nell’industria musicale(dopo trascorsi giovanili come calciatore professionista), aveva seguito lo sviluppo internazionale di BMG, incrementandone in misura sostanziale la quota di mercato mondiale. L’executive tedesco, che ricopriva anche un prestigioso incarico di consigliere presso la JFK School of Government di Harvard e che recentemente aveva prestato servizio presso la "indie" tedesca Edel, lascia una moglie, quattro figli e la madre, Mathilde Gassner. Il candidato destinato a sostituirlo al vertice della BMG dovrebbe essere scelto da Middelhoff entro le prime settimane del mese di gennaio.