Il pretesto l’hanno fornito i ZZ Top con la loro cover di "Boogie chillen", vecchio pezzo del bluesman John Lee Hooker, al quale non hanno concesso i diritti d’autore per un brano il cui copyright era da considerarsi scaduto, essendo datato 1948 e non essendo mai stata rinnovata la titolarità dei diritti. A nulla sono valse le proteste de La Cienega Music Company, che pubblicò originariamente il pezzo, alla quale la Corte Suprema non ha voluto concedere alcuna soddisfazione. Ed ora, temendo che dal prossimo anno analoga sorte possa toccare a qualsiasi pezzo anteriore al 1978 (vecchio, cioè, più di vent’anni - tanto concede la normativa alla durata dei diritti su una canzone), la National Music Publishers' Association ha deciso di esercitare tutte le pressioni di cui è capace sul Congresso americano. Ne vedremo delle belle: in prima fila per la NMPA, autorevoli "testimonial" del calibro di Lamont Dozier e Herb Albert.