Il management della neocostituita AOL Time Warner, finalmente operativa dopo l’approvazione definitiva ottenuta dalla Federal Communications Commission statunitense (vedi news), è convinto di poter tenere fede agli ambiziosi obiettivi finanziari dichiarati un anno fa a dispetto delle forti riduzioni subìte dai mercati della new economy e dalla spesa pubblicitaria su Internet. Mentre società come la News Corp di Rupert Murdoch sono state costrette a prevedere tagli alle loro divisioni on-line, il chief executive della nuova mega-corporation, Gerald Levin, ha ribadito in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi che AOL Time Warner prevede di fatturare complessivamente oltre 40 miliardi di dollari nel corso del 2001, segnando una crescita non inferiore al 12 per cento in termini di volume d’affari e pari al 30 % in termini di profitti al lordo di tasse, interessi e ammortamenti (11 miliardi di dollari). “Il cuore della società sono i nostri 130 milioni di abbonati”, ha spiegato Levin, aggiungendo di contare sulla capacità dei due gruppi di promuovere reciprocamente i propri prodotti e servizi (servizi Internet da un lato, contenuti musicali, cinematografici ed editoriali dall'altro) e di attirare, a dispetto delle difficili condizioni di mercato, nuovi investimenti pubblicitari. America Online e Time Warner contano di risparmiare circa 30 miliardi di dollari grazie all’integrazione delle rispettive piattaforme tecnologiche e delle attività su Internet, mentre tagli sostanziosi dovrebbero colpire l’organico della TV via cavo CNN. AOL Time Warner comunicherà il suo piano finanziario agli analisti il prossimo 31 gennaio, lo stesso giorno in cui diffonderà i risultati di gestione del suo primo bilancio consolidato.