A partire da lunedì 22 gennaio, i consumatori francesi pagheranno una tassa sull’acquisto di CD, DVD e Minidisc vergini, destinata a confluire nelle casse delle organizzazioni locali e internazionali che rappresentano autori, artisti e produttori a titolo di compensazione nei riguardi della copia privata di opere audiovisive. Qualche giorno fa, in un’intervista al quotidiano Le Figaro, il ministro francese della Cultura Cartherine Tasca aveva rivelato che l’applicazione di una analoga royalty compensativa era allo studio anche per quanto riguarda l’acquisto di computer, lettori DVD e registratori CD, così come accade in paesi come Stati Uniti e Germania. Il governo transalpino tuttavia ha fatto immediatamente marcia indietro, in seguito alle proteste dei produttori di hardware e di alcuni membri dello stesso esecutivo: tra questi il ministro delle Finanze Laurent Fabius, secondo cui un balzello sugli apparecchi di registrazione sarebbe stato in contrasto con la politica governativa di sostegno delle nuove tecnologie.